UOMINI STRAORDINARI: I FONDATORI DELLA LEGGENDA DI VACHERON CONSTANTIN
Visionari temerari e determinati, questi uomini crearono le fondamenta su cui è costruita una storia ininterrotta per oltre 265 anni. Il loro retaggio è al centro dell’approccio di Vacheron Constantin e le loro personalità continuano a esprimersi attraverso la ricerca dell’eccellenza, lo spirito innovativo e il cuore pulsante di ogni movimento della Manifattura.
JEAN-MARC VACHERON, GLI ALBORI
Nato a Ginevra da una famiglia originaria di Friburgo, Jean-Marc Vacheron era il più giovane di cinque figli di un maestro tessitore. Avviato sin dalla tenera età ai mestieri manuali dal padre, a 24 anni Jean-Marc Vacheron fondò il suo laboratorio orologiero. Fondò la sua società il 17 settembre del 1755 e assunse il suo primo apprendista, Esaïe Jean François Hetier, per il laboratorio del quartiere di Saint-Gervais. L’atto fu notificato mediante un documento che riporta il riferimento più antico alla dinastia orologiera Vacheron. Una storia ininterrotta di oltre 265 anni.
ABRAHAM VACHERON, CONTRO OGNI PREVISIONE
Secondogenito di Jean-Marc Vacheron, Abraham dovette assumersi l’ardua responsabilità di dirigere l’attività di famiglia e affrontare numerose sfide. Tra la Rivoluzione francese e l’occupazione di Ginevra da parte delle truppe del Direttorio, non fu di certo un’impresa semplice. Grazie al suo tenace ottimismo riuscì a superare questi ostacoli e, alla fine degli anni ‘80 del ‘700, produsse il primo orologio in stile Lépine di cui si abbia traccia.
JACQUES-BARTHÉLÉMI VACHERON, OLTRE I CONFINI
A partire dal 1810, Jacques-Barthélémi Vacheron prese le redini della Maison. Una personalità ambiziosa e audace, il cui arrivo segnò l’inizio del processo di affermazione di Vacheron nell’universo dei grandi orologiai. All’epoca il suo laboratorio cominciò a realizzare segnatempo più complicati, come gli orologi con suoneria che riproducevano due melodie su richiesta. Inoltre, grazie alla determinazione di Jacques-Barthélémi Vacheron, l'attività commerciale venne ampliata superando i confini della Svizzera e raggiungendo prima la Francia e poi l’Italia. Un buon auspicio per il seguito della storia...
FRANÇOIS CONSTANTIN, UNA STORIA DI INCONTRI
Figlio di un mercante, François Constantin trascorse la sua giovinezza sulle strade delle Alpi e del Giura per perfezionare il proprio arguto senso degli affari. Questi viaggi lo trasformarono in un uomo d’affari di successo e gli permisero di incontrare Jacques-Barthélémi Vacheron. Entrambi ginevrini di origine, sono accomunati dalla stessa passione per gli orologi eleganti e complicati. Così, nacque la società “Vacheron et Constantin”. A poche settimane di distanza, durante un viaggio a Torino nel luglio 1819, scrisse al suo socio queste parole che, ancora oggi, rappresentano l’essenza della Maison: “Fare meglio se possibile, ed è sempre possibile”.
UNA STORIA ININTERROTTA
Vacheron Constantin continua a perfezionare e reinventare l’arte dell’Alta Orologeria. Dal 1755 ai giorni nostri, la leggenda della Maison è una successione di storie ed eventi che vale la pena scoprire.
ABRAHAM CONSTANTIN, UN SENSO ARTISTICO
Fratello di François Constantin e celebre pittore romantico, nel 1826 Abraham Constantin deteneva il titolo di “pittore ufficiale della corte francese”. Amico di principi, artisti e scrittori dell’epoca – tra cui Stendhal, con il quale scrisse un libro – Abraham Constantin fece conoscere la Maison all’alta società europea. I suoi talenti artistici furono messi all’opera e, nel 1827, creò motivi decorativi che arricchirono con eleganza preziosi bracciali.
GEORGES-AUGUSTE LESCHOT, L’APICE DELL’INGEGNO
Georges-Auguste Leschot venne assunto nel 1839 in qualità di direttore tecnico, rivelandosi un inventore produttivo. Tra le creazioni frutto della sua mente e della sua creatività, una in particolare fu importante non solo per Vacheron Constantin, bensì per l’intera industria orologiera svizzera: il pantografo. Assicurando una riproduzione assolutamente fedele dei vari componenti del segnatempo, il pantografo permise di garantire una qualità stabile alla produzione in serie e spianò la strada alla fabbricazione di elementi intercambiabili. Un’invenzione rivoluzionaria per l’affidabilità, la precisione e la qualità degli orologi per l’intero settore orologiero di Ginevra.
CHARLES-CÉSAR VACHERON, AMBIZIONE E VISIONE
Mentre si profilava all’orizzonte la minaccia dell’industria orologiera americana, nel 1844 Jacques-Barthélémi Vacheron decise di affidare la gestione della Maison al figlio. Giovane talentuoso, ambizioso e pieno di energie, Charles-César Vacheron accelerò il processo di sviluppo della Manifattura e intensificò l’attività internazionale conquistando nuovi mercati come la Cina, la Spagna, l’India e Cuba. Indipendentemente dalla disciplina, i confini sono fatti per essere superati.
CHARLES CONSTANTIN, UNA NUOVA ERA
Pronipote di François Constantin, entrò a far parte della Maison nel 1914 dopo aver concluso gli studi presso L’École d'Horlogerie di Ginevra. Qualche settimana più tardi, quando scoppiò la Prima guerra mondiale, venne chiamato alle armi e mandato al confine settentrionale. Officier d’Académie, scrisse le memorie di Vacheron Constantin nel 1928 e assunse il ruolo di direttore dell’azienda nel 1936. Fu l’inizio di una nuova era per la Maison...
ARTIGIANI DELL’ECCELLENZA
Umiltà e trasmissione. Ecco i valori a cui si ispirano gli artigiani della Maison. Il risultato finale dipende dal lavoro di ognuno di essi e la loro maestria tecnica perfetta suscita un sentimento inafferrabile.
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