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Métiers d'Art

OMAGGIO ALLE GRANDI CIVILTÀ

UNA MIRABILE COLLABORAZIONE CON IL LOUVRE

Collaborando fianco a fianco con i team del museo del Louvre, i designer e gli sviluppatori di Vacheron Constantin si sono impegnati a creare una nuova serie di orologi Métiers d'Art direttamente ispirati ai capolavori del Louvre.

QUATTRO CIVILTÀ AL CENTRO DELL’ATTENZIONE

In accordo con i team del Louvre - un punto di riferimento per le opere d’arte antiche – la scelta si è orientata verso quattro temi principali, relativi ad altrettanti grandi periodi e civiltà, e quattro opere che li rappresentano. Grazie alla ricchezza e all'originalità di questi temi e all'eccezionale qualità dell'esecuzione, i segnatempo presentano un contenuto narrativo che trasmette mirabilmente lo splendore dell'alto artigianato.

L’ANTICO EGITTO (CA. 2035-1680 A.C.)

GRAND SPHINX DE TANIS (GRANDE SFINGE DI TANIS)

È una delle più grandi sfingi conservate fuori dall'Egitto. Arrivò al Louvre nel 1826, come parte della collezione del console britannico Henry Salt. Simbolo del potere regale, la sfinge è un ibrido con il corpo di un leone disteso e la testa umana. Indossa il nemes - copricapo regale per eccellenza - e porta la barba tipica dei sovrani. Questo animale mitologico esprime tutto il potere del faraone.

MÉTIERS D'ART OMAGGIO ALLE GRANDI CIVILTÀ - GRAND SPHINX DE TANIS

In questo monumentale modello Grand sphinx de Tanis, il lavoro di taglio della pietra sulle superfici levigate è mirabile nella sua precisione. Il quadrante principale è realizzato in smalto il cui colore profondo si ottiene con sei cotture in forno. La collana è ornata da petali riprodotti in smalto champlevé cosparso di inclusioni per invecchiarne l’aspetto nel fregio esterno. Sotto la collana, è visibile un falco alato con la testa d'ariete: il piumaggio delle ali è ripreso sul quadrante, sempre in smalto champlevé. L'ultima componente culturale è il vetro zaffiro con l'applicazione in oro e l’incisione, ottenuta tramite metallizzazione, di geroglifici provenienti da un cartiglio della sfinge di Tanis.

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IMPERO PERSIANO DEGLI ACHEMENIDI (559 – 330 A.C.)

LION DE DARIUS (LEONE DI DARIO)

Gli Achemenidi divennero uno dei più grandi imperi dell'antichità. Abbracciando un territorio che si estendeva dall'attuale Pakistan alle rive del Mar Nero, dalle steppe dell'Asia centrale all'Egitto e alla Libia, i Persiani unificarono le più antiche civiltà del Medio Oriente. Dario il Grande è ricordato per lo scontro con le città greche, che riuscirono a fermare i suoi eserciti nella piana di Maratona. Il Fregio dei leoni, realizzato in mattoni smaltati, si trovava nel primo cortile del palazzo di Dario il Grande a Susa.

MÉTIERS D'ART OMAGGIO ALLE GRANDI CIVILTÀ - LION DE DARIUS

Il fregio dei leoni, collocato in posizione prominente, era quindi una dichiarazione del potere reale, incarnato dal re degli animali. Realizzata in mattoni di silice smaltati legati con malta di calce, questa decorazione, che mescola il realismo a una potente stilizzazione, è emblematica dei capolavori dell'arte persiana achemenide.

Il fregio che circonda il quadrante si ispira alla decorazione di un'altra opera ben nota del Palazzo di Dario: il fregio degli arcieri. Questo ornamento, che consiste nella giustapposizione di triangoli, è fatto di metallo inciso e smalto champlevé con inclusioni che creano l’effetto dell’invecchiamento. Le iscrizioni, incise tramite metallizzazione sul vetro zaffiro, sono tratte da uno dei primi documenti scritti da Dario dopo l’ascesa al potere.

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GRECIA ELLENISTICA, DINASTIA ANTIGONIDE (277 – 168 A.C.)

VICTOIRE DE SAMOTHRACE (NIKE DI SAMOTRACIA)

La celeberrima statua della Nike (Vittoria), dea alata che riposa sulla prua di una nave da guerra, è stata rinvenuta nel 1863 sull'isola di Samotracia, nel Mar Egeo settentrionale. Ritrovata in un santuario dedicato ai Grandi Dei, rappresenta un'offerta legata a una vittoria navale.

MÉTIERS D'ART OMAGGIO ALLE GRANDI CIVILTÀ - VICTOIRE DE SAMOTHRACE

Il drappeggio della statua, mosso dal vento e composto da un ampio panneggio che aderisce con fitte pieghe alle gambe, è stato molto difficile da rappresentare per l'incisore, proprio per la presenza di tanti dettagli.

Il centro del quadrante è smaltato in marrone, un colore molto difficile da ottenere, che ha richiesto una miscela di smalti rari e sei cotture in forno. La periferia, con smalto grisaille, rappresenta i fregi decorativi di due vasi greci. L’iscrizione in greco antico incisa tramite metallizzazione sul vetro zaffiro con la Nike applicata è tratta da una stele votiva del II secolo d.C. scoperta a Samotracia.

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IMPERO ROMANO, DINASTIA GIULIO-CLAUDIA (27 A.C. - 68 D.C.)

BUSTE D’AUGUSTE (BUSTO DI AUGUSTO)

In questo busto Ottaviano Augusto, figlio adottivo di Cesare, porta una corona di quercia, conferitagli per decisione del senato nel 27 a.C., quando divenne princeps di Roma. Dopo la conquista dell'Egitto, Ottaviano mise fine a un lungo periodo di guerre civili che segnarono la fine della Repubblica e la nascita dell’Impero Romano. Oggi, Ottaviano Augusto è considerato il primo imperatore romano che gettò le basi di un'organizzazione politica che sarebbe durata quattro secoli.

MÉTIERS D'ART OMAGGIO ALLE GRANDI CIVILTÀ - BUSTE D’AUGUSTE

L'applicazione d'oro intagliato che riproduce il busto di Augusto offre uno spettacolo sorprendente, con il drappeggio del mantello che copre la corazza fermato da una fibbia e che richiama le ciocche di capelli mossi su cui posa la corona di quercia. Il centro del quadrante è smaltato in verde-blu, mentre la periferia è ornata da un micro-mosaico in pietra. Si tratta del famoso mosaico del IV secolo scoperto a Lod, in Israele, che è servito come ispirazione per i motivi ornamentali presenti sulla periferia del quadrante. Per comporre questo micro-mosaico sono stati usati almeno sette diversi tipi di pietre, per 660 tessere.

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UN CALIBRO DEDICATO ALL’ARTE

Per alimentare gli orologi Métiers d'Art Omaggio alle grandi civiltà, Vacheron Constantin ha scelto il calibro di Manifattura a carica automatica 2460 G4/2, dotato di quattro dischi che indicano ore, minuti, giorni e data. Le aperture che visualizzano l'ora e il calendario, posizionate simmetricamente nella porzione periferica del quadrante, lasciano ampio campo di espressione agli artigiani. Nessuna lancetta disturba lo spettacolo offerto da questi capolavori in miniatura. 

Sul retro del movimento, anche la massa oscillante, che batte alla velocità di 4 Hz (28.800 alternanze all'ora) e comprende 237 componenti, ha ricevuto un'attenzione particolare. Presenta una raffigurazione (basata su una litografia del XVIII secolo) della facciata orientale del Louvre e del suo magnifico colonnato, il cui disegno fu realizzato da Louis Le Vau e Claude Perrault, basato su un’incisione del XVIII secolo.

UNA COMPOSIZIONE INGEGNOSA

Poiché la composizione artistica di questi orologi comprende la rappresentazione di opere simboliche sotto forma di applicazioni scolpite, oltre a iscrizioni ed elementi ornamentali, Vacheron Constantin ha ideato un sistema di annidamento dei componenti. Il movimento è sormontato dal quadrante circondato da un fregio: due elementi distinti e concentrici nei quali si esprime il talenti dei maestri artigiani. L'ornamentazione del quadrante si ispira a opere del Louvre che rappresentano le arti decorative dei quattro periodi selezionati.

UNA VISIONE CONDIVISA DELLA CULTURA

Scopra il processo di progettazione in un’esclusiva serie di video realizzati nell’ambito dei dipartimenti artistici del Louvre e di Vacheron Constantin. 

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VACHERON CONSTANTIN E IL LOUVRE: UNA PARTNERSHIP ARTISTICA E CULTURALE

Nel corso della sua lunga storia, Vacheron Constantin ha dimostrato un impegno costante a favore di arte e cultura, che si è tradotto in numerose collaborazioni. La sua relazione con il Louvre rappresenta la naturale evoluzione della celebrazione della bellezza e dell’impegno volto a conservare e trasmettere il patrimonio del passato.