ESPRESSIONE DEL CARATTERE ECCEZIONALE DI VACHERON CONSTANTIN
Esistono orologi che lasciano il segno nella storia e nell’universo dell’Alta Orologeria. Che si tratti di creazioni con complicazioni o di vere e proprie opere d’arte, questi esemplari eccezionali riflettono una firma tecnica ed estetica esclusiva. Orologi che, dal 1755 ad oggi, hanno innegabilmente creato la leggenda Vacheron Constantin.
IL PRIMO OROLOGIO CONOSCIUTO CREATO DA JEAN-MARC VACHERON
Segnatempo e vanto della tradizione Vacheron Constantin, questo esemplare in argento, recante la firma “J.M. Vacheron à Geneve” sul movimento è l’unico orologio di cui si abbia notizia a identificare il fondatore della Maison mediante il nome. Caratterizzato da uno scappamento a verga, l’esemplare è impreziosito da “lancette dorate finemente cesellate”. Il ponte del bilanciere con raffinata lavorazione sulla parte più visibile del movimento è la prova ulteriore di un savoir-faire perfettamente padroneggiato già allora. Gli standard rigorosi, sia sul piano tecnico che su quello estetico, plasmeranno progressivamente l’identità Vacheron Constantin.
ITALIA
Questo orologio da tasca in oro giallo è finemente decorato con una mappa dell’Italia, incisa e smaltata con tecnica champlevé. Il quadrante in argento con lavorazione guilloché è impreziosito da 12 numeri romani smaltati disposti lungo il giro delle ore. Il quadrante secondario dei piccoli secondi con lavorazione guilloché presenta inoltre un motivo a scacchiera straordinariamente moderno. La meticolosa attenzione al dettaglio e la perfezione della lavorazione artigianale sono caratteristiche tipiche della tradizione decorativa ginevrina.
CHRONOMÈTRE ROYAL
Nel 1907 la Maison presenta il primo Chronomètre Royal e ne registra il marchio. Distinguendosi da tutti gli altri orologi dell’epoca, questo cronometro da tasca si preparava a diventare da lì a poco un successo planetario. La sua robustezza, l’affidabilità e la precisione leggendarie erano particolarmente apprezzate da coloro che abitavano in regioni il cui clima era considerato, fino ad allora, nocivo per il buon funzionamento di un orologio.
IL MAHARAJA DI PATIALA
Nel 1914 e 1915 la Maison crea un piccolo movimento dalla forma oblunga chiamato le tuyau (il tubo). Precursore del movimento baguette, della lunghezza di 26 mm e dello spessore di 6,5 mm, questo calibro è utilizzato in una versione curva e montato su uno spettacolare orologio da polso. In oro, platino e diamanti, l’esemplare si distingue per la pregevole lavorazione artigianale della cassa incisa, cesellata e traforata. La creazione, probabilmente unica, è stata commissionata da Sir Bhupinder Singh, maharaja di Patiala.
JAMES WARD PACKARD
Dietro l’apparente semplicità, questo modello da tasca nasconde un meccanismo straordinariamente complesso. Creato per James Ward Packard, noto costruttore americano di automobili nonché grande collezionista di orologi, il segnatempo associa diverse complicazioni uniche: cronografo con contatore dei 30 minuti, grande e piccola suoneria, ripetizione dei quarti e dei mezzi quarti. Tra le altre caratteristiche, il bilanciere Guillaume, il vetro in cristallo di rocca e la cassa cesellata in oro 20 carati, personalizzata con il monogramma del proprietario in smalto champlevé blu.
AMERICAN
La forma coussin fa parte del repertorio Vacheron Constantin dalla fine degli anni Dieci. Durante i ruggenti anni Venti, gli orologi da tasca sono ancora sulla cresta dell’onda: indossare questa tipologia di orologi da polso denotava un forte significato di modernità, idea che riscuoteva un grande successo tra i clienti americani. Questo modello raro, ancora più insolito per la posizione della corona a ore 1, progettato per mancini e destrimani, venne prodotto per un breve periodo di dieci anni. I primi movimenti per gli orologi da polso si basavano sulla costruzione di quelli per gli orologi a pendente. Recanti come referenza il calibro RA 11’’’, erano impreziositi dalle tipiche finiture dei classici orologi da tasca, quali i ponti dorati e le platine. Tra questi calibri, alcuni con speciali finiture erano riservati al mercato americano, noto per la clientela esigente. Le variazioni erano i calibri RA 11’’’62 e RA 11’’’78, dotati di un rubino in più. I ponti e le platine erano generalmente realizzati in una lega d’argento tedesca che li proteggeva naturalmente dagli agenti corrosivi.
LES BERGERS D'ARCADIE
Questo magnifico orologio da tasca è impreziosito da una miniatura in smalto del dipinto pastorale Et in Arcadia ego del pittore francese Nicolas Poussin. La smaltatura è stata realizzata da Louise Goll, tra le più rinomate miniaturiste ginevrine dei primi anni del XX secolo. La custodia antipolvere presenta un’incisione che riprende un celebre dipinto di Léopold Robert, L’arrivo dei mietitori nelle paludi pontine, sotto la quale è riportato anche un estratto della partitura della sinfonia Pastorale di Beethoven. Capolavoro di una collezione il cui movimento è interamente inciso a mano, l’esemplare celebra la varietà di talenti tra gli artigiani della Maison, dimostrando come i mestieri d’arte siano inscindibili sia dalla tradizione ginevrina dell’Alta Orologeria che da Vacheron Constantin.
Arca
Fabbricato nel 1931 e impiegato per alimentare la pendola Arca, questo movimento scheletrato brevettato con riserva di carica di 30 giorni presenta uno scappamento a forza costante. Il brevetto n. 142508 viene depositato nel 1929 dal celebre orologiaio Philippe René Jaccard, passato alla storia per gli studi sui cronometri e sui calibri a forza costante. Quello stesso anno Vacheron Constantin si aggiudica il concorso Concours de la Rive organizzato dalla Società delle Arti. Con il riconoscimento si vuole celebrare l’impiego di un meccanismo R. Jaccard a forza costante su un orologio da tasca. Un modello molto simile (referenza n. 3354) sarà presentato successivamente all’Esposizione nazionale di Zurigo nel 1939.
HEURE UNIVERSELLE
Dalla collaborazione tra Vacheron Constantin e l’orologiaio svizzero Louis Cottier, nasce nel 1932 il primo orologio con sistema Cottier, l’Heure Universelle, referenza n. 3372. L’esclusivo movimento meccanico che lo alimenta presenta 24 fusi orari mediante un disco che ruota intorno al quadrante centrale e una lunetta esterna sulla quale si leggono i nomi delle 31 principali città del mondo. La nuova complicazione rispondeva perfettamente alle continue trasformazioni dei mezzi di comunicazione e di trasporto. Onnipresente anche nelle attuali collezioni della Maison, questa complicazione è stata oggetto di diversi sviluppi, spesso connessi ai mutamenti del contesto geopolitico di numerosi paesi.
4293
Estremamente complicato, questo modello da polso con cassa 38 mm in oro rosa presenta una ripetizione minuti e un triplo calendario con indicazione delle fasi lunari. L’esemplare suggella il perfetto connubio tra l’emblematico design Vacheron Constantin degli anni ‘40, si notino in particolare le caratteristiche anse a goccia e l’elevato livello di competenza tecnica orologiera, che trova voce nel calibro di eccezionale fattura.
FAROUK
Vacheron Constantin creò uno degli orologi più complicati per il re Farouk, il quale aveva ereditato la passione per l’Alta Orologeria dal padre, re Fuad I d’Egitto. La realizzazione di questo capolavoro, che riuniva in sé 14 complicazioni, richiese cinque anni di tempo. In oro giallo, lo straordinario orologio a doppio rotismo presenta una ripetizione minuti con carillon, grande e piccola suoneria con tre timbri e tre martelli, un cronografo rattrapante con contatore dei 30 minuti, un calendario perpetuo con indicazione delle fasi lunari e dell’età della luna, una sveglia e due indicatori della riserva di carica.
BOISROUVRAY
Questo splendido orologio da tasca senza chiavetta con grande cassa savonnette in oro giallo presenta un bilanciere Guillaume, una ripetizione minuti con carillon caratterizzata da tre martelli e tre timbri, un calendario perpetuo con indicazione dell’anno bisestile e delle fasi lunari, un cronografo rattrapante, un totalizzatore e persino una sveglia. L’esemplare fu venduto al conte Guy de Boisrouvray nel 1948. Fino al 2015, questo eccezionale esemplare era il terzo orologio più complicato mai fabbricato da Vacheron Constantin.
222
È il 1977 quando, in occasione del 222° anniversario della Maison, viene lanciato questo caratteristico segnatempo. La cassa monoblocco montata sul bracciale presenta una lunetta a forma di oblò fissata con viti, garanzia di grande resistenza all’usura in ambienti ostili. Grazie al carattere singolare, questo esemplare emblematico è diventato negli anni uno dei modelli Vacheron Constantin più riconoscibili. Dal 222 trae inoltre ispirazione Overseas, una collezione di orologi altrettanto pregevoli.
KALLISTA
Plasmato a partire da un lingotto d’oro del peso di un chilogrammo e impreziosito da 118 diamanti del peso totale di 130 carati, il modello Kallista, “il più bello” in greco, rientra nel novero delle creazioni orologiere più scintillanti. Ben cinque anni sono stati necessari per tagliare e assemblare tutti i diamanti, oltre 6.000 ore di lavoro per completare questa meraviglia.
MERCATOR
Una delle specialità della Maison, l’arte della smaltatura è stata applicata a più modelli, tra i quali uno dei più celebri è dedicato a Gerardo Mercatore (1512-1594). Celebre matematico e cartografo fiammingo, Gerhard Kremer, questo il suo vero nome, disegnò le prime proiezioni cartografiche del globo terrestre. Poiché quello del viaggio è un tema ricorrente nel repertorio della Maison, l’azienda decide di celebrare il 4° centenario della morte del cartografo dedicandogli una collezione che ne porta il nome. Il quadrante riproduce in smalto le mappe degli emisferi disegnate da Mercatore e le lancette retrograde a forma di compasso sono state appositamente progettate per l’occasione.
TOUR DE L’ÎLE
Capolavoro presentato da Vacheron Constantin in occasione del suo 250°anniversario, questo orologio è un esemplare superlativo sotto ogni punto di vista. Riunendo in sé 16 grandi complicazioni, una prima assoluta, il Tour de l’île è l’orologio da polso double face più complicato di sempre prodotto in serie. Soltanto sette esemplari verranno realizzati. L’orologio si aggiudicherà il Grand Prix de l’Aiguille d’or al Grand Prix d’Horlogerie de Genève.
MÉTIERS D’ART LES MASQUES
Nel 2007 Vacheron Constantin presenta la collezione Métiers d’Art Les Masques, metafora di un lungo viaggio che travalica i confini spazio-temporali, alla ricerca delle radici dell’uomo. Dodici maschere della collezione Barbier-Mueller vengono selezionate per essere riprodotte in miniatura. Cesellate e incise in oro, le meravigliose riproduzioni occupano maestosamente la parte centrale del quadrante. Una collezione che riflette alla perfezione la storia di Vacheron Constantin e la sua apertura verso il mondo.
PHILOSOPHIA
Realizzato su ordine speciale, questo orologio rappresenta un’altra idea del tempo, connubio di Alta Orologeria e filosofica visione del flusso temporale. Ispirato alla collezione Traditionnelle, l’esemplare presenta un’unica lancetta per le ore su un quadrante di 24 ore. Tra le altre complicazioni richieste dal collezionista committente, la ripetizione minuti, l’indicazione delle fasi lunari, un tourbillon e un indicatore della riserva di carica. Un capolavoro di orologeria, la cui composizione consta di ben 552 elementi.
REFERENCE 57260
Presentato il 17 settembre 2015, in occasione del 260° anniversario della Maison, la referenza 57260 è l’orologio più complicato mai realizzato. Lo sviluppo dell’eccezionale esemplare, dotato, come indica il nome, di ben 57 complicazioni, ha richiesto otto anni di lavoro. Ordine speciale di un appassionato collezionista nonché grande connaisseur, la referenza 57260 rappresenta l’ulteriore prova del savoir-faire dell’Atelier Cabinotiers, custode di una tradizione su misura d’eccellenza. La referenza 57260 conquista il Premio della Giuria al Grand Prix d’Horlogerie de Genève.
CELESTIA
Un orologio straordinariamente complicato: non esiste descrizione migliore per questo Les Cabinotiers Celestia Astronomical Grand Complication 3600. Il calibro 3.600, un movimento meccanico a carica automatica, presenta 23 complicazioni e consente la lettura dell’ora in tre tempi, civile, solare e siderale, ognuno alimentato dal proprio rotismo. Non plus ultra della tecnica orologiera, l’esemplare racchiude un calibro interamente integrato e 514 componenti in uno spessore di appena 8,7 mm. I sei bariletti assicurano una riserva di carica di tre settimane.
TWIN BEAT
Al polso il Traditionnelle Twin Beat calendario perpetuo batte ad alta frequenza e segue lo stile di vita moderno, indicando ore, minuti, data, mese, ciclo degli anni bisestili e riserva di carica. Vera e propria prodezza tecnica, questa creazione unica si serve di un meccanismo in attesa di brevetto che consente una transizione istantanea dalla modalità Attiva ad alta frequenza (5 Hz, 36.000 vph) alla modalità Stand-by a bassa frequenza (1,2 Hz, 8.640 vph). Entrambi i bilancieri delle modalità Attiva e Stand-by sono animati dallo stesso bariletto, il modo più efficiente per distribuire l’energia e l’unica soluzione per avere una sola indicazione della riserva di carica. Quando l’orologio non viene indossato, è possibile estendere la riserva di carica ad almeno 65 giorni.
Un’icona rivisitata
In omaggio al 100º anniversario dell’iconico orologio American 1921, Vacheron Constantin ha scavato nei suoi archivi e dato prova di tutto il savoir-faire orologiero dei suoi artigiani esperti per realizzare una fedele riproduzione del segnatempo simbolo di un’epoca.
Per realizzare questa creazione unica ed eccezionale è stato necessario ricorrere a tutta la straordinaria maestria dell’atelier di Restauro e del dipartimento Heritage per un intero anno.
Una tale impresa è con ogni probabilità inedita nell’industria orologiera e riflette l’impegno di Vacheron Constantin nella conservazione, trasmissione e arricchimento costante del patrimonio e delle tecniche tradizionali che contraddistinguono la Maison.
LA FIRMA DELL’ECCELLENZA
Premi e riconoscimenti di certo non sono fini a se stessi. Tuttavia, i riconoscimenti da parte dei nostri colleghi danno atto del lavoro e dell’impegno dei nostri maestri orologiai e artigiani.
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