Considerata un complemento essenziale alla maestria meccanica, l’arte della decorazione diventa fin da subito parte integrante dell’universo orologiero. Tra i diversi savoir-faire, l’arte dell’incastonatura, che trova la sua massima espressione in gioielleria, è presto indissociabile dalle creazioni di Vacheron Constantin.

Nel secondo decennio del Novecento nascono nuove forme e nuove idee, soprattutto tra le donne: gli orologi rispondono al desiderio di eleganza ed emancipazione che pervade l’epoca. Ciò si riflette in questo segnatempo, in particolare nel lavoro di miniaturizzazione che caratterizza i nuovi movimenti orologieri, come il calibro RA 8’’’ che anima questo modello.

Plasmato a partire da un lingotto d’oro di un chilogrammo e impreziosito da 118 diamanti taglio smeraldo per un totale di 130 carati, il modello Kallista originale rientra nel novero delle creazioni orologiere più scintillanti. Sono state necessarie più di 6.000 ore di lavoro per tagliare e assemblare gli oltre cento diamanti. Questo capolavoro è animato da un movimento di Manifattura, il calibro 1052, considerato all’epoca uno dei più sottili al mondo nella sua categoria.